Day 1
25 febbraio 2020
Stamattina ci siamo svegliati all’alba, pronti per un nuovo viaggio.. insieme..
3 h di volo e finalmente arriviamo ad Aqaba, non ci fermiamo, il deserto ci aspetta!
Una tappa veloce per vedere la locomotiva a vapore sulla ferrovia di Al-Hijaz, e di nuovo in cammino..
La strada è suggestiva.. Le carreggiate scorrono lunghe, tagliando il rosso del Wadi Rum, le guardiamo con incanto.
Entriamo nel deserto con le nostre jeep, fa freddissimo ma questo non ci toglie la voglia di sentire il vento sul viso, così con le sciarpe a coprirci, ci addentriamo nel Wadi rum e nei suoi scenari lunari, silenzio e spazi immensi;
2 h e 1/2 di dune e la stanchezza del viaggio si iniziano a far sentire, stasera dormiamo in un campo tendato..in una bolla..
Noi, le stelle ed il deserto.
Day 2
26 febbraio
Stamane lasciamo il deserto..ma solo fisicamente, perchè una volta che ci sei stato non te ne dimentichi facilmente!
Avremmo dovuto visitare il castello di Shobak ma la strada è interrotta per lavori,
prontamente però troviamo un altro sito da vedere: Alhumaima., non tra i più famosi o i più belli ma sicuramente tra i più importanti per il popolo Giordano.
Dopo un pranzo in un castello e dopo aver mangiato Falafel in quantità, riprendiamo la strada per Piccola Petra, La bianca.
Ci immergiamo in un ripido canyon, la salita non è semplice ma il percorso è suggestivo; Tra un sasso sconnesso e dei gradoni improvvisati arriviamo in cima, ci fermiamo a respirare come vincitori di una maratona.. e così torniamo indietro..lo stesso, sconnesso, percorso.
Stasera abbiamo un appuntamento imperdibile…
Ormai è notte ed il nostro cammino attraverso il Siq è illuminato solo da candele, basta, però, alzare lo sguardo per ammirare, aprirsi tra le rocce, un cielo stellato che mette i brividi;
La nostra meta non è ancora visibile..
Il “TESORO” nascosto dalle rocce del Siq si presenta davanti a noi, con i suoi sgarcianti colori ed il beduino che racconta la leggenda delle leggende, E noi?
Noi non possiamo far altro che ammirare estasiati questo spettacolo..
In silenzio, con gli occhi lucidi, consapevoli di essere stati parte di un momento magico ed irripetibile…
Day 3
27 febbraio 2020
Siamo arrivati a metà del nostro viaggio, ieri sera Petra by night ci ha regalato delle emozioni uniche…ed oggi?
Oggi credo che le emozioni saranno altrettanto forti.
Oggi scopriremo quel mondo, ieri sera illuminato di sole candele e stelle, in tutto il suo splendore.
Petra la città rosa, così definita per la pietra di arenaria rosa in cui è scavata, è considerata una delle 7 meraviglie del mondo moderno, nonché patrimonio dell’umanità; Capitale del popolo Nabateo, la cui impronta religiosa, è visibile in ogni angolo, fu poi abbandonata diventando rifugio dei beduini, che trovarono nelle tombe scavate nella roccia il loro posto sicuro.
Entriamo nel sito, e subito colpisce il via vai di cavalli che ci accompagna lungo la discesa, la gente del posto, che li cavalca offrendoti un passaggio, i bambini richiamano gli asinelli ed i cani abbaiano ad ogni avventore.
Un caos ordinato che ci segue fino all’inizio del Siq dove inizia il vero percorso di scoperta, un silenzio surreale interrotto solo dallo scalpitio dei cavalli e dalle urla di avvertimento dei loro conduttori.
Il Siq è qualcosa di incredibile, un canyon lungo 1600 Mt, considerato l’ingresso principale dell’antica città, ma non è solo questo, non per noi.
Ci ritroviamo, così, in un percorso tra la roccia che ci rapisce in ogni angolo, in ogni sfumatura; I nostri occhi sono persi tra le pareti ed il cielo, ed ognuno di noi cerca di catturare ogni curva, ogni spigolo,ogni colore.
Percorriamo il Siq senza fretta, respirando un aria carica di emozione, preparandoci lentamente a quello che ci aspetta alla fine del percorso, perché non possiamo dimenticarci la nostra meta;
Meta che arriva carica di suspence, giochi di ombre, di luce, la roccia che ne copre l’intera visuale ma che rende il tutto ancora più suggestivo, finalmente ci siamo, IL TESORO si erge imponente davanti ai nostri occhi.
Ci fermiamo a carpirne ogni centimetro, i beduini con i loro cammelli rendono il tutto più reale, sembra di essere in un tempo antico, di cui si diventa attori e non spettatori.
Certo IL TESORO, è il più famoso dei monumenti, ma è solo l’inizio della città antica.
Proseguiamo lungo una stradina contornata di venditori ambulanti, pietre, monete antiche, tappeti, asinelli che riposano all’ombra della roccia, ed ammiriamo altre tombe, il teatro, l’anfiteatro, il tutto con occhi curiosi.
Il sole è alto ed il caldo si fa sentire, e torniamo, così, verso il Tesoro; Qualcuno a passo svelto per poterlo ammirare dall’alto, altri con più calma, sorseggiando una spremuta d’arancia fatta al momento,(una spremuta di quelle che non si dimenticano facilmente).
Di nuovo al Tesoro, i più temerari ed allenati decidono di attraversare, a ritroso, il Siq a piedi. Una buona parte decide invece di provare l’ebbrezza della carrozza, velocità folle, lungo la strada sconnessa, un idromassaggio senza acqua.
Usciamo così dal sito, consapevoli di aver toccato con mano un dei luoghi più affascinanti e misteriosi del Pianeta.
Un pranzo veloce con vista mozzafiato ed una visita alla sorgente di Mosè arricchiscono la nostra giornata.
Oggi è stata stancante per tutti, ma nessuno lo dice, siamo ancora con la testa a Petra, cercando di imprimere nel cassetto dei nostri ricordi, ogni immagine e sensazione, le tre ore di pullman che ci separano da Amman ci aiuteranno…
Day 4
28 febbraio 2020
La notte ad Amman è trascorsa al meglio, un hotel splendido, con dei letti che ci hanno lasciato riposati e pronti ad affrontare la nostra giornata, ancora una volta piena di visite e di trasferimenti.
Il caldo inizia a farsi sentire, oggi si esce a maniche corte e questo ci rende più allegri e sorridenti.
Così, una giornata splendida fa da cornice alla visita della cittadella di Amman, l’antico centro cittadino di Filadelfia, (città dell’amore fraterno).
La Cittadella, che sorge sulla più alta collina della zona, regala agli occhi uno spettacolo mozzafiato: una vista a 360° della città “nuova”, un intreccio di casine beije e quadrate, in tipico stile arabo, che contrasta con le rovine romane che ammiriamo intorno a noi e con i grattacieli della moderna Amman.
Una passeggiata suggestiva tra colonne, porte antiche, templi, chiese e bandiere Giordane che si muovono col vento.
Ma la giornata è ancora lunga e partiamo alla volta del mar morto, senza farci mancare però una sosta per acquistare i famosi sali.
Dopo un ricco pranzo, cambio veloce, costume indossato, ciabatte messe e pronti per il bagno.
Ci sono tante curiosità sul mar morto.
La prima su tutte è che non è un mare, bensì un lago ad elevata salinità;
La seconda è che il lago si trova a 400 Mt sotto il livello del mare, rendendolo così il punto più basso della terra;
La terza è che nel mar marto non si affonda, la sua salinità infatti non lo rende possibile, ed, infatti, entriamo in acqua con grande difficoltà, non riusciamo, nemmeno col nostro peso, a contrastare questo fenomeno.
Il mare, ovunque lo si incontri, e qualunque esso sia, porta sempre gioia, e tra di noi ridiamo, giochiamo, ci prendiamo in giro.
Tra chi cerca di entrare in acqua, chi cerca il punto migliore per una foto, chi semplicemente ammira l’orizzonte, scorre un’ora di spensieratezza, è ora però, di riprendere il Nostro viaggio.
Scopriamo così, nel nostro primo tratto di strada che costeggia il lungo lago, quanto gli uomini, qualunque nazionalità abbiano e in qualunque religione credano, siano simili tra loro. Una quantità indescrivibile di famiglie passano la giornata qui, una classica domenica al mare come le nostre.
E mentre tutti si preparano a tornare a casa, il sole piano scende, una corsa contro il tempo, la nostra, che ci vede vincitori;
Ci fermiamo, un tramonto così non lo dimenticheremo mai, un tramonto che condividiamo con una famiglia conosciuta in quello stesso istante, un tramonto che ci vede come una sola famiglia, figli dello stesso cielo.
29 febbraio
Giorno 5
…il giorno del rientro..
Nessuna visita in programma oggi, è arrivata l’ora di rientrare a casa.
Un viaggio incerto fino all’ultimo, a partire dall’incontro in aeroporto a Roma. Abbiamo pensato positivo e questo ci ha aiutato, gli ultimi italiani a varcare la frontiera.
Non ci siamo mai sentiti giudicati o non voluti, anzi, il popolo Giordano ci ha sempre mostrato solidarietà ed accolto con splendidi sorrisi.
5 giorni fatti di piccoli momenti, di confidenze, di scherzi.
Forse è questo il bello dei nostri viaggi, brevi o lunghi, vicino o lontani , il fatto che ci si senta a casa o meglio IN FAMIGLIA.
Una grande famiglia.
Ecco oggi non ci sono visite e mentre siamo in aereo, sulla strada del Ritorno, ripercorro ogni istante con la testa, e penso che se siamo quello che siamo, come agenzia, come persone, è soprattutto grazie a voi che ci seguite.
Grazie ai vostri sorrisi, grazie alla vostra fiducia, grazie ai vostri GRAZIE, è questo quello che ci rende felici.
GRAZIE..